Sommario ArteMedica n.49-2018

Agricoltura biodinamica: 70 anni dell'Associazione. La meraviglia di vivere la musica secondo F. Mussida. Scuole Waldorf, centralità del linguaggio in pedagogia.
  • 4 70 anni di associazione per l’agricoltura biodinamica
  • 10 La biodinamica. Eccellenza alimentare in crescita Carlotta Iarrapino
  • 13 Agricoltura biodinamica e architettura organica vivente •Stefano Andi
  • 17 La nascita delle capacità umane: individualità e reincarnazioneHerbert Witzenmann
  • 18 Un attimo di meraviglia •intervista a Franco Mussida
  • 23 La centralità del linguaggio Draupadi Piccini
  • 24 Il tempo per educare tra passato e futuro Fabio Alessandri
  • 26 Perchè curarsi oggi con la medicina antroposofica• Laura Borghi
  • 30 L’agopuntura patrimonio di Atlantide e arte di guarigione del futuro • Frank Meyer
  • 32 Pensieri sull’argilla • Giuseppe Ferraro
  • 36 Associazione Menschen: Uomo e natura a un bivio • Maurizio Pietro Morisco
  • 38 L’incontro individuale al centro centro della formazione di comunità • Karl-Martin Dietz
  • 42 Appunti di viaggio: L’eleganza passa da Marrakech • Cris Thellung
  • 44 Il sogno di una morfologia. Goethe e Goetheanum
  • 46 L’amore o l’arte dei piccoli passi • Christine Gruwetz
  • 48 Anima-li. Un dono per la nostra evoluzione • Loretta Martello
  • 49 Giornata mondiale delle api • Sabrina Menestrina
  • 52 L’arte di invecchiare: Le esperienze di gioventù possono diventare predisposizioni ad affezioni tipiche della vecchiaia • da scritti di Rudolf Steiner

SFOGLIA L’ANTEPRIMA

EDITORIALE

Le persone alla ricerca di una seria e nuova spiritualità sono in netto aumento. Tuttavia esiste una grande differenza tra un qualsiasi movimento di carattere esoterico, occulto e le religioni che sono spesso considerate una forma di tradizione sociale e non forniscono risposte all’esigenza di un pensiero e di una libertà strettamente legate a quella fase evolutiva che Rudolf Steiner chiama “epoca dell’anima cosciente”.
Per questo, la nostra rivista, da sempre molto legata al pensiero di Steiner, sente il compito di trovare un linguaggio adeguato, per rivolgersi a quel pubblico che è alla ricerca di un’autentica spiritualità ma non vuole sentirsi chiuso in un movimento che potrebbe assumere le stesse caratteristiche di una chiesa: tanta conoscenza e una risposta a tutto, però molto lacunosa come esempio di socializzazione. Forse, con coraggio intellettuale, andrebbe affrontato il tema dell’integrazione personale, individuale: ci potrebbero essere dei blocchi dovuti a esperienze di altri tempi, esperienze personali che agiscono karmicamente fra le singole persone?
Scopo della nostra rivista diventa sempre più il riconoscere – proprio grazie al grande iniziato che è stato Rudolf Steiner – che il migliore atteggiamento e il più utile all’umanità è quello di incoraggiare ciascuno aproseguire con onestà la propria via. Ricordiamoci che Rudolf Steiner ha assunto su di sé il karma della società antroposofica, atto che nessun illuminato ha mai compiuto né prima né dopo di lui. Cosa significa questo per noi antroposofi? Cosa implica?
Perché ha voluto porsi sulle spalle questo peso? Forse, con il suo esempio ha voluto farci capire che solo facendosi carico delle proprie responsabilità l’uomo può realizzare il suo vero compito da uomo libero, ossia da uomo fratello di Cristo. Non l’uomo che si getta con la fronte nella polvere, implorando grazia e misericordia, ma l’uomo che, in piedi davanti al Cristo, vis a vis, è chiamato a comportarsi come un fratello.
Questo comporta la necessità di assumersi, in prima persona, la responsabilità non solo delle proprie azioni, ma anche dei propri pensieri. Ma tutto questo implica una maturazione spirituale che non consente più, a nessuno di noi, di mentire a se stesso.
Dato che questo numero della rivista è legato alla Primavera, abbiamo scelto per la copertina l’immagine della  cicogna, con le sue tante virtù simboliche legate alla vita: ancora oggi si racconta che è la cicogna a
portare i neonati dal cielo sulla terra; quel neonato che rappresenta il nuovo sole che risorge dopo i lunghi periodi invernali. Inoltre, la cicogna è conosciuta anche come nemica delle serpi e la tradizione la vede incessantemente impegnata a combattere il demonio.
Nella mia infanzia in Alsazia, quando arrivavano le cicogne, la gente si rovesciava nelle strade gridando  di gioia, mentre la stessa famiglia di cicogne tornava a occupare sempre lo stesso nido sulla stessa casa. Oggi però le cicogne non emigrano più. Durante l’inverno sono tenute nelle stalle dai contadini, in quanto, per qualche oscura ragione, non tornano più dall’Africa.