di Marina Sacchetti
Che cosa vuol dire “canto Werbeck”?
Con canto Werbeck si intende la scuola di canto fondata dalla cantante svedese Valborg Svaersdtroem. Dopo avere debuttato al Teatro reale di Stoccolma nel 1900, Valborg si
sposò con Louis Werbeck, impresario teatrale, e si trasferì in Germania, svolgendo attività concertistica in tutta Europa. Abbandonata la carriera si dedicò poi ai suoi allievi e a sviluppare le
sue scoperte e ricerche. Il disvelamento della voce, il libro da lei scritto, raccoglie i pensieri e
le immagini elaborati nell’arco della sua vita di ricerca sul canto e la voce, insieme alle note autobiografi che.
Che differenza c’è tra il canto Werbeck e il canto normale?
Il canto Werbeck attribuisce a mio avviso grande valore all’ascolto fi n dai primi passi dell’allievo; cantare e ascoltare vengono sperimentati come due aspetti dello stesso processo. Da tale intensifi cazione dell’ascolto discendono altri passi, come la crescita della musicalità e una accresciuta capacità di auto-osservazione o consapevolezza.
Il processo artistico si trasforma, cercando nell’anima il suo compimento. È un approccio al canto che non si indirizza esclusivamente all’aspetto fi sico, ma lascia spazio a quello spirituale.
Ha effetto sull’eterico?
L’approccio al suono nel suo aspetto eterico o vitale privilegiato dal canto Werbeck nutre e rinforza le forze eteriche (di chi canta e chi ascolta).

Basta la coscienza di chi guida? O serve quella di chi partecipa?
Chi guida o insegna è nella posizione di introdurre e portare l’allievo su un cammino di sempre maggiore consapevolezza.
Ma il processo richiede che anche l’allievo sia totalmente partecipe. Anche quando è un gruppo a esercitare, quanto più tutti i suoi componenti imparano a riconoscere quel che accade nel suono, tanto più il suono può trasformarsi sostenendo l’intero gruppo, e il canto diventare un momento risanante. Mano a mano che si procede, è il suono stesso che diventa maestro, diceva la Werbeck. Per questa e altre ragioni ci teneva a precisare che quello che lei aveva portato non era un Metodo, ma una Scuola. E che il contributo di fondazione che lei stessa aveva dato era solo un inizio, e che c’era tutto il resto da continuare a scoprire. Ci ha dato insomma un grande incoraggiamento a continuare in modo responsabile e autonomo lungo la strada da lei aperta.
Perchè proprio la signora Werbeck?
Quando Valborg Svaersdtroem Werbeck incontrò Rudolf Steiner, egli le si rivolse con queste parole: “Che magnifi ca laringe eterica, lei ha! Non per vantarmi, ma mi sembra che lei canti come io parlo!” Valborg nel primo capitolo del suo libro racconta come queste parole, apparentemente buttate lì, le fecero presentire che il suo lavoro poteva avere una importanza fondamentale.
Fu così che ci si buttò a capofi tto, rivolgendosi a Rudolf Steiner quando ne aveva necessità. La Scuola del disvelamento della voce nacque da questa intensa collaborazione.