Il tema centrale di questo numero sarà l’uomo nel suo processo di materializzazione che, nella sua rapida escalation, lo conduce verso forme di vita sempre più legate alla tecnologia. L’amico Jean Michel Bortheirie, che è anche impegnato come missionario in Africa, ci ha mandato l’interessante articolo sul transumanesimo, inspirato da Huxley.
Alcuni grandi pensatori del XIX secolo come Puschkin avevano previsto la disumanizzazione progressiva della scienza; Leopardi, che oltre a essere un grande poeta, era anche un fine pensatore, ha definito l’era moderna un’epoca che “ascolta solo i numeri e non le canzoni”.
La scienza è più autoritaria di quanto mai nessuna religione abbia osato essere.
Nelle scuole viene insegnata la storia della letteratura invece della letteratura.
Un nostro giovane amico, Sergio Gaiti, ci dice che la scienza e le tecnologie hanno superato il ruolo di strumento nel campo pratico, intervenendo pesantemente nella sfera vitale con iniziative che seguono soprattutto le leggi di mercato, polari a quelle vitali.
In una simile società prenderà sempre più piede la “meccanicizzazione”.
Lo possiamo già constatare nell’interesse dei nostri bambini per i giochi elettronici, di cui gli adulti portano la maggiore responsabilità.
In occasione del Natale rivolgiamo, quindi, un pensiero particolare ai più piccoli, per i quali la magia e la spiritualità di questa festa è più viva e sentita.
Per questo, nella scelta dei regali dobbiamo porre particolare attenzione affinché il bambino ritrovi nei doni tutta la poesia di cui ha bisogno. Magari, per una volta, dimentichiamo gli ammalianti giochi elettronici, che sono la polarità del calore natalizio.
Tocca a noi adulti accompagnare i più piccoli nella predisposizione propria della loro età, affiancandoli nei giochi di famiglia, proponendo loro attività ludiche manuali capaci di stimolare la loro fantasia.
Con i migliori auguri da parte mia e della redazione.
Paulette Prouse