Il tema base di questo numero di ArteMedica è rivolto alla polarità che ritroviamo dovunque, e che non vorrei definire semplicisticamente come contrapposizione bene-male, bianco-nero, materiale-spirituale. Entrambi gli aspetti hanno bisogno l’uno dell’altro.
Nel suo saggio, il dottor Carmelo Samonà descrive il percorso di decadenza e il grande sacrificio necessario perché l’uomo possa conquistare un ruolo importante non solo per se stesso ma anche per tutta l’evoluzione, e anche per il mondo spirituale che si nutre delle nostre azioni, permettendo così allo spirito di penetrare nella materia.
Un importante aspetto della polarità si trova fra Gesuitismo e Rosicrucianesimo. Nel Gesuitismo, ma così in tutte le religioni e soprattutto nel monachesimo, viene richiesta un’obbedienza assoluta agli ordini, senza mai discutere sul perché, sulle ragioni che sovraintendono a quegli ordini che vengono dall’alto. Ancora oggi importanti istituzioni non capiscono che non è più tempo per addormentare le coscienze, in quanto oggi ogni uomo è responsabile individualmente per le proprie azioni. Ciò non è forse una sottovalutazione del singolo uomo?
A partire da questa uscita, e in quelle successive, verrà affrontato l’argomento tecnologia, sull’esempio del contributo di Sergio Motolese, Giorgio Capellano, Maurizio Canese, Paul Emberson. Motolese fa riferimento a ciò che Steiner disse già nel 1910 riferendosi a nuove facoltà umane.