- 4 L’antroposofia e il futuro della ragione
Un contributo propedeutico per un corretto approccio a antroposofia e scienza
•Karl-Martin Dietz - 8 La qualità al giusto prezzo
Dalla presa di coscienza del consumatore dipende il futuro sviluppo della società e dell’economia
•a colloquio con Fabio Brescacin - 11 Il mistero della moneta
•Renzo Rosti - 16 L’euritmia curativa
L’euritmia è un’arte del movimento sviluppata da Rudolf Steiner all’inizio del XX secolo
•Kirsten Hollesen - L’azione del doppio nella nostra civiltà
La realtà è divenuta quella che è senza che noi lo abbiamo voluto, deciso o, soltanto, pensato
•Michel Joseph - 20 Dermatologia olistica: filosofia o paradigma?
•Roberto Cavagna - 22 Arte&Anima: La trama della memoria
•LeoNilde Carabba - 24 Un’architettura per l’uomo: Come agiscono le forme dell’ambiente sull’uomo?
Attualità e problematicità dell’architettura contemporanea
•Stefano Andi - 28 L’agire quotidiano in un mondo tecnologico
Il rapidissimo sviluppo della tecnologia informatica e gli effetti sull’essere umano alla luce della scienza dello spirito
•Sergio Motolese - 30 Associazione Menschen: L’esperienza sovrasensibile
Nell’uomo si incontrano due mondi: quello dei sensi e quello delle idee
•Maurizio Pietro Morisco - 32Antroposofia al tempo del Fascismo
•Paulette Prouse - 33 Il sogno di una morfologia: Osservare in una disposizione di spirito pasquale L’importanza dell’indagine goetheana per la natura stessa
•Walter Bos - 35 Oltre il Cancro
Riflessioni sul libro di Giulietta Bandiera
- 36 Appunti di viaggio. Siviglia: tra antiche moschee e palazzi moreschi
•Cris Thellung - 38 Quella scuola sulla via francigena
Un’esperienza per bambini e adulti a pieno contatto con la natura
•Marco Rossetti - 40 Libertà di cura
Libertà di scelta per medici e pazienti
•a cura di Stefano Gay - 42 SPECIALE: Gesuitismo e Rosicrucianesimo
•Carmelo Samonà - 52 Novità Novalis
EDITORIALE
Il tema base di questo numero di ArteMedica è rivolto alla polarità che ritroviamo dovunque, e che non vorrei definire semplicisticamente come contrapposizione benemale, bianco-nero, materiale-spirituale. Entrambi gli aspetti hanno bisogno l’uno dell’altro.
Nel suo saggio, il dottor Carmelo Samonà descrive il percorso di decadenza e il grande sacrificio necessario perché l’uomo possa conquistare un ruolo importante non solo per se stesso ma anche per tutta l’evoluzione, e anche per il mondo spirituale che si nutre delle nostre azioni, permettendo così allo spirito di penetrare nella materia.
Un importante aspetto della polarità si trova fra Gesuitismo e Rosicrucianesimo. Nel Gesuitismo, ma così in tutte le religioni e soprattutto nel monachesimo, viene richiesta un’obbedienza assoluta agli ordini, senza mai discutere sul perché, sulle ragioni che sovraintendono a quegli ordini che vengono dall’alto. Ancora oggi importanti istituzioni non capiscono che non è più tempo per addormentare le coscienze, in quanto oggi ogni uomo è responsabile individualmente per le proprie azioni. Ciò non è forse una sottovalutazione del singolo uomo?
Perché questa difficoltà di diventare autoreferenziali? Cioè responsabili, non solo delle proprie azioni, ma anche consapevoli della portata dei propri sentimenti e delle proprie opinioni. Forse l’uomo libero fa paura in quanto, crescendo, prende anche coscienza della propria unicità. Ci vuole coraggio.
A partire da questa uscita, e in quelle successive, verrà affrontato l’argomento tecnologia, sull’esempio del contributo di Sergio Motolese, Giorgio Capellano, Maurizio Canese, Paul Emberson. Motolese fa riferimento a ciò che Steiner disse già nel 1910 riferendosi a nuove facoltà umane. Vi suggerisco quindi di prendere in considerazione l’incontro che verrà organizzato a Torino per il 20 novembre (vedi pag. 29).
Su questo argomento si raccomanda la lettura di due testi di Paul Emberson: From Gondishapur to Silicon Valley – purtroppo non ancora tradotto in italiano – e Tra 50 anni edito in Italia da AgriBio.
Stiamo anche preparando per il prossimo numero un articolo sul transumanesimo, argomento che richiede anch’esso un’approfondita riflessione.
L’articolo di Maurizio Morisco pone in luce come la logica del mondo spirituale non sia quella del mondo terreno. Così, quando Goethe delineò la pianta primordiale a Schiller, questi rimase perplesso e gli rispose che quella era una rappresentazione e non un’esperienza soprasensibile! Ma qui si fa riferimento a una logica superiore del pensiero. Tuttavia la vera arte, soprattutto la grande musica, riesce a congiungere le due realtà, giungendo dove la scienza non arriva. Oggi, per esempio, possiamo vedere case con i muri esterni trasformati in orti: poco tempo fa ciò non era pensabile.
Anche se dobbiamo però ricordarci i magnifici giardini pensili dell’antica Babilonia…