Le prime tre tappe di sviluppo nell’infanzia

Una lettura dell’opera di Rudolf Steiner riguardante la nascita del corpo eterico.Un’indicazione dei problemi che possono insorgere.

di Henriette e Ad Dekkers

Al vero inizio della sua vita l’essere umano conquista la tappa che egli vuole realizzare: immergersi nella fisicità.  Egli conquista il compito di incarnare le caratteristiche sviluppate nel mondo animico-spirituale prima della nascita. Lui (o lei) immerge tali caratteristiche sviluppate nel corpo fisico attraverso l’impiego del corpo nella vita terrena al fine di viverli come impulsi di libertà.

Prima tappa
Non appena gli è possibile il bambino chiude completamente (in un certo qual modo) le porte della sua vita dell’anima al mondo esterno rispetto a tutto ciò che riguarda il volere di altre persone.
Egli respinge il volere esterno dei suoi educatori. Le influenze esterne dell’ambiente non dovrebbero penetrare l’organismo troppo fortemente e neppure creare troppa agitazione in esso. Non dovrebbero distruggere i delicati compiti del metabolismo, della respirazione e della circolazione del sangue. Perché il lato divino al lavoro nel bambino dovrebbe essere inaccessibile ad ogni intervento arbitrario.
Ogni cosa che facciamo nelle prossimità del bambino ha sempre un effetto sugli organi. Quando egli assorbe un’impressione, quell’impressione lavora nel suo modo specifico sui polmoni, sullo stomaco, sul fegato, perché il lato animico del bambino non è ancora stato liberato dall’organismo, ma è coinvolto nel lavoro sulla sua organizzazione. Il bambino imita tutto: pensieri, sentimenti e azioni, incluso il contenuto morale della persona che si occupa del bambino stesso, e spreme questo tutto entro il corpo fisico attraverso le forze organiche dell’anima. Nel modo in cui viene condotto il bambino noi siamo per questo coinvolti nel determinare l’intera sua predisposizione alla salute o alla malattia, attraverso il nostro stesso comportamento di quel momento.

Bambino01Così la corrente interna prenatale si allinea con la corrente esterna determinata dal mondo.
Genetica ed epigenetica lentamente intraprendono una reciprocità che determina la vita.
Riassunto Primo Stadio: da 0 a 2 anni e ½. Le forze formative della testa sono liberate dopo che è maturato il Sistema dei Nervi e dei Sensi. Percezione delle forme, risveglio della memoria locale. Camminare, parlare, pensare e costanza dell’oggetto si sviluppano. (vedi: Rudolf Steiner in GA 303, conferenza di  29/12/21; Margareth Mahlr, La nascita psicologica della creatura umana – “The psychological birth of the human infant, symbiosis and individuation”, Karnac books 6th. Ed. 2002)

Seconda tappa
Il bambino piccolo ha una raffinata istintiva capacità di percepire ogni cosa che accade nelle sue vicinanze, una complessiva percezione del tipo più intimo, in particolare riguardo a ciò che accade nelle persone con cui la sua anima ha un certo rapporto.
L’area del sistema del torace ora domina e il bambino è ricettivo a giochi di immaginazione.
Giocare con il mondo delle sostanze materiali e con il mondo umano con tutte le sue possibilità immaginative è un necessario esercizio di passaggio sul sentiero dell’incarnazione dal cielo alla terra, dall’immagine alla concretizzazione. La psicologia evolutiva la chiama la fase del ‘COME SE’ (es. “ io ero il maestro e tu la bimba Anna e io le mangiavo tutta la torta…”).
L’imitazione della realtà conduce alla vita e la trasforma in scene divertenti o drammatiche di ciò che è stato percepito.
Ogni esercizio della memoria imposto sia a scuola che nel tipo di educazione, traumatizza e blocca il sistema ritmico in tutte le zone di organi che si stanno formando.

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La respirazione e la circolazione del sangue hanno un effetto vitalizzante sulla percezione e la memoria del bambino. Prima di questo momento il bambino non dà senso all’ammonimento, non ha senso per lui il dover fare qualcosa, il solo senso è dato dall’imitazione.
In questa seconda tappa, il risveglio della immaginazione e memoria è accompagnato da un sentimento dell’autorità degli adulti con cui il bambino è collegato.
Riassunto Secondo stadio: dai 2 anni e ½ ai 5 anni. Il corpo delle forze formative nel torace si è gradualmente liberato e si trasforma in formazione di  memoria vivente e immaginazione. (vedi: Rudolf Steiner in GA 303, Conferenza di 29/12/21; Bateman e Fonagy: sui giochi ‘COME SE’ in “Psychotherapy for borderline personality disorders”, Capitulo Psychic equivalence and the pretend-mode, Oxford University Press 2005)

Terza tappa
Quando le forze nella zona del petto sono liberate il bambino diventa spiritualmente e psicologicamente ricettivo per l’ammonimento e il dover fare le cose. Il corpo delle forze formative dà forma all’organismo metabolico e degli arti, penetra il corpo e come conclusione forma i primi denti propri del bambino.

bambino02Riassunto Terzo Stadio. Dai 5 ai 7 anni e ½. La liberazione del corpo eterico dopo il terzo stadio rende atto il bambino ad abitare un corpo coerente. Il compito fondamentale del primo settennio è stato conseguito: il bambino ha completato l’incarnazione delle caratteristiche sviluppate nel mondo spirituale prima della nascita e può svelare con costituzione e temperamento tratti caratteristici nella sfera interpersonale. La funzione riflessiva del pensare la relazione sviluppa: “Tu sei una persona indipendente con le tue proprie intenzioni sentimenti e azioni diverse dalle mie; io posso percepirle, udirle, sentirle, innestare un dialogo e anzi come risultato il nostro rapporto non è a rischio di scivolare nell’abisso”. (vedi: Rudolf Steiner in:GA 303, conferenza di  29/12/21; Bateman e Fonagy “sulla capacità di intraprendere una relazione senza paura”, idem)

Malattia da una prospettiva psicoterapeutica
Il compito fondamentale del primo settennio non è stato conseguito: il bambino non ha potuto completare l’incarnazione delle caratteristiche sviluppate nel mondo spirituale prima della nascita e può manifestare, in modo incompleto con costituzione e temperamento, tratti caratteristici nella sfera interpersonale.
Lui (o lei) fallisce lo sviluppo della funzione riflessiva della relazione pensante: “Tu sei una persona indipendente con le tue proprie intenzioni, sentimenti e azioni diverse dalle mie…”
Il bambino, più tardi l’adulto, può percepire e udire altri solo con un certo grado o con poca sicurezza, spesso solo in modo distorto. Nel dialogo c’è la minaccia di perdere se stessi e la persona sente: “Il nostro rapporto è qualche volta a rischio di scivolare nell’abisso”.
Qui noi ci troviamo di fronte alla precoce esperienza infantile di:
1-tutte le varietà di abuso fisico, mentale o spirituale;
2-trascuratezza, abbandono, povertà o inedia;
3-disastri della guerra (inclusi gli shock da guerra trans-generazionalmente trasmessi dagli educatori);
4-Dittatura (tirannia) e relativo indebolimento trans-generazionale della vita degli istinti
5-Traumi acuti attraverso disastri naturali, terrorismo, l’aver assistito a un omicidio.

Queste sono esperienze precoci dell’infanzia che non sono semplicemente esperienze fisiche ma si volgono direttamente verso i fondamenti corporei, manifestandosi in problemi psicologici del pensare, sentire, volere.
Così il bambino non è completamente immerso nella sua natura corporea a vivere le caratteristiche sviluppate nel mondo animico-spirituale prima della nascita come l’impulso della libertà attraverso l’uso del corpo nella vita terrena; lui (o lei) tremola spasmodicamente nella divisione tra uno stato di allarme corporeo e la sua eterna entelechia che può solo malamente collegarsi con il suo Io biografico diurno.

da ArteMedica n. 31