Sommario ArteMedica n.0-2005

Portare l’impulso di Rudolf Steiner nella vita di tutti i giorni, entro la realtà sociale del nostro tempo, anche mediante un linguaggio facilmente accessibile.
  • 4 Difesa salutare – Vivere e prendere
    Nella serie “Salute e lunga vita” Frank Meyer presenta alcune strategie di salute e guarigione tratte da due norme esistenziali di base: difesa e apertura. Tratto da Info3.
    • Frank Meyer
  • 8 Alessandro, la globalizzazione e la bomba iraniana
    Il film di Oliver Stone “Alexander, il tempo degli eroi” ha attirato l’attenzione generale sulla figura di Alessandro Magno. Le similitudini tra la sua campagna militare d’allora contro il regno di Persia e l’attuale situazione mondiale non sono solo frutto di parallelismi geografici. Gli eventi storici insegnano concetti fondamentali su globalizzazione, guerra e scambio culturale. Tratto da Info3.
    •Ammon Reuveni
  • 14 Quo vadis fratello animale?
    L’umanità sta sviluppando un rapporto consapevole e positivo nei confronti degli animali. Ma quanta consapevolezza potrebbe portarci l’entrare in rapporto astrale con l’anima di gruppo degli animali? Tratto da Info3.
    • Matius Gabor
  • 18 L’arte di lasciare andare
    Se la morte può venire considerata un’ulteriore e più profonda forma di cambiamento allora è possibile restare calmi anche di fronte alla vecchiaia e alla morte. Episodi e testimonianze di accompagnatori interiori al di qua e al di là della morte: antroposofi, buddisti, aurovilliani, iniziati. Tratto da Info3.
    • Michael Eggert
  • 22 Il bagno in dispersione oleosa
    La pratica dello Jugenbad costituisce un importante strumento di intervento per raggiungere un riequilibrio dell’organismo. La dottoressa Silvia Nicolato, l’infermiere Dante Merlini e una paziente raccontano i benefici degli oli essenziali di piante e fiori.
  • 24 “Il cosmo si fa uomo, l’uomo si fa cosmo”
    Rudolf Steiner, il fondatore della medicina antroposofica, vuole fondere la netta divisione che ancora sussiste tra Oriente – portatore della saggezza – e Occidente – culla della moderna scienza.
    • Monica Scaccabarozzi
  • 25 Leggi fisiche e moralità: un appunto
    Riflessioni sull’approccio alla Scienza nelle varie epoche e culture storiche, dalla metafisica al materialismo. E alcuni spunti lasciati da Rudolf Steiner sul futuro della conoscenza scientifica.
    • Giovanni Prouse
  • 26 Acqua e Bioelettronica di Vincent
    Grazie alla Bioelettronica di Vincent siamo in grado di misurare tutte le soluzioni contenenti un minimo d’acqua e valutarne la qualità.
    • Katia Zardoni
  • 29 Antroposofia nel mondo – India
    L’incontro avvenuto in India ha un significato storico per il karma della Società Antroposofica, poiché la Scienza dello Spirito di Steiner era all’inizio direttamente legata alla tradizione teosofica, la cui culla è l’India.

editoriale

Questa Newsletter è stata modificata rispetto quella precedente [numero di lancio] soprattutto nella sua veste grafica che fa parte della ricerca di uno stile, di un’arte che risponda sempre di più all’esigenza di portare l’impulso di Rudolf Steiner nella vita di tutti i giorni, entro la realtà sociale del nostro tempo, anche mediante un linguaggio facilmente accessibile.
Occorre tener conto che le problematiche dell’uomo di oggi sono ben diverse da quelle dell’epoca di Steiner, vissuta circa un secolo fa.

Prendiamo spunto da un suo scritto fondamentale, “La filosofia della libertà”, in cui viene detto tra l’altro: “Chi non è in grado di porsi liberamente davanti ad un’idea, ne diventa schiavo”.
Cosa significa una simile affermazione?
Si possono dunque avere dei pensieri elevatissimi, riconoscere il loro valore, senza peraltro avere la forza di farli vivere in sé? Come è possibile essere autentici in queste circostanze? E’ una preoccupazione condivisa da molti antroposofi diffusi ormai in tutto il mondo che cercano di portare il messaggio di Steiner non come una panacea che dia una soluzione a tutti i problemi, ma di una voce sempre moderna alla cui base sta un pensiero così forte da diventare un fattore culturale.
Attraverso la sua attività nei campi più svariati, spaziando dalla pedagogia alla medicina, all’agricoltura, all’arte nelle sue molteplici manifestazioni, Rudolf Steiner ha dimostrato che l’antroposofia non è un sistema fisso, ma un elemento chiamato a stare al centro di un flusso in grado di proporsi degli obiettivi diversi, degli scopi e un modo di procedere adeguati alle nuove esigenze: il rimanere attaccato alle forme del passato non ha mai fatto progredire nessuno. Come viene messo in luce nei drammi mistero di Steiner: “Evolviti e poi guardati!” occorre esercitare autoconoscenza e non autoaffermazione che vuole solo far trionfare la propria opinione. Le forze dello spirito non si lasciano né organizzare né amministrare, vanno dove trovano terreno fertile per far progredire l’umanità.
Ciò che un secolo fa era ancora un miraggio, una speranza è diventato oggi una necessità impellente: la spiritualità, la saggezza deve far parte della vita, della formazione professionale, dovrebbe penetrare negli atenei. Che ruolo compete all’antroposofia? Cosa intendeva Steiner quando diceva “Non voglio essere venerato, voglio essere compreso?”
Il suo pensiero è in grado di influenzare la cultura contemporanea e ciò soprattutto attraverso l’azione dei singoli uomini, grazie all’istanza morale che vive in loro e che è la base del loro impegno e della loro volontà di realizzare i propri ideali.
Nell’epoca dell’anima cosciente non è più possibile scaricare le proprie responsabilità e manchevolezze sulle spalle altrui; gli ostacoli sono da afferrare come prove mandatemi dal destino e occasioni per imparare qualcosa che porta avanti l’evoluzione. Oggi ogni uomo ha prima o poi l’esperienza di totale impotenza, in quanto non può considerare solamente il proprio sviluppo, ma deve capire di essere intimamente legato al mondo degli altri uomini e, quindi, porsi la domanda: di quali capacità dispongo per portare un contributo, per modesto che sia, alla causa comune a tutti gli uomini? E così cambiare il frustrante senso di impotenza in impegno?
Se alcuni uomini riuscissero a percepire un compito fissatosi liberamente, in cui possa esprimersi il sacro fuoco che vive in ognuno, potrebbero portare avanti un’antroposofia sì individualizzata, non in senso egoistico, ma con la capacità di collaborare con altre personalità.
Conoscere se stessi, e soprattutto riconoscere l’io dell’altro e le sue potenzialità, significa vivificare una solidarietà che può aiutare anche ognuno di noi a realizzare il compito che abbiamo scelto liberamente.
Questo è solamente un debole accenno all’immensa portata del pensiero steineriano, una scuola di pensiero così vitale da portarci sempre più vicini alla comprensione del Cristo quale universale Io-Solare, che sta al di sopra anche delle confessioni e delle razze; mai però bisogna perdere di vista la massima di base buddista che mi ha ricordato un’amica: “Non abbiamo bisogno di un guru, la vita è il nostro guru”.

Gran parte degli articoli di questo numero è tratta dalla rivista Info3 di Francoforte con il consenso della redazione che ringraziamo di cuore.